I frascarelli sono un piatto povero e antico della cucina umbra e marchigiana, una sorta di "polentina" rustica fatta con farina di grano, semplicissima da preparare. Non sono una pasta ripiena come i cappelletti, né strutturata come i passatelli, ma piuttosto una preparazione morbida e granulosa, spesso servita con sughi leggeri o semplicemente con olio e formaggio. Ecco una ricetta tradizionale umbra:
Ingredienti (per 4 persone):
200 g di farina "00" (o farina di grano tenero tipo 1 per un sapore più rustico)
Acqua q.b. (circa 1 litro per la cottura)
Sale q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Parmigiano o pecorino grattugiato q.b.
(Facoltativo: un sugo semplice di pomodoro o un po’ di pancetta rosolata)
Preparazione:
Bollire l’acqua: Porta a ebollizione una pentola d’acqua salata (circa 1 litro). L’acqua deve essere sufficiente per cuocere i frascarelli senza che diventino troppo densi.
Versare la farina: Quando l’acqua bolle, abbassa leggermente la fiamma. Prendi la farina e, con una mano, falla cadere a pioggia nell’acqua bollente, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno o una frusta con l’altra mano. Non versarla tutta in una volta: l’obiettivo è creare piccoli grumi, i "frascarelli", simili a chicchi irregolari, evitando che si formi un impasto unico.
Cuocere: Continua a mescolare per 5-10 minuti, finché i frascarelli non sono cotti e l’acqua si è un po’ addensata, formando una consistenza cremosa con i granellini di farina ben distinguibili. La cottura è veloce, ma dipende dalla quantità di farina: devono essere morbidi ma non sfatti.
Scolare o servire: Puoi scolare i frascarelli con una schiumarola, lasciandoli umidi, oppure servirli direttamente con un po’ del loro brodetto di cottura, a seconda della tradizione locale.
Condire: Condisci con un filo d’olio extravergine d’oliva e una generosa spolverata di pecorino o parmigiano. In alternativa, puoi usare un sugo leggero di pomodoro o rosolare della pancetta e aggiungerla sopra per un sapore più deciso.
Note:
I frascarelli sono volutamente irregolari: non devono essere lisci come una polenta, ma granulosi e rustici.
In alcune zone dell’Umbria, si preparano anche "frascarelli dolci", con zucchero o miele, ma la versione salata è la più comune.
È un piatto che nasce dalla necessità di usare pochi ingredienti, quindi il condimento può variare in base a ciò che hai a disposizione.
Curiosità:
Il nome "frascarelli" deriva probabilmente dal gesto di "sfarinare" o dal termine dialettale "frasca" (ramo), che richiama la semplicità contadina. È un piatto che scalda il cuore, perfetto per le giornate fredde.
Se vuoi una variante o un condimento specifico, dimmi pure!
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