Le fave dei morti sono dolcetti tradizionali umbri (e di altre regioni italiane) legati alla commemorazione dei defunti, intorno al 2 novembre. Non hanno nulla a che fare con le fave vere: sono piccoli biscotti morbidi a base di mandorle, dalla forma ovale che ricorda i legumi, e si dice che rappresentino un’offerta simbolica per i defunti. In Umbria, come altrove, si trovano in tre colori – bianco, rosa e marrone – ottenuti con ingredienti diversi. Ecco la ricetta classica.
Ingredienti (per circa 40-50 fave dei morti)
Base comune:
200 g di mandorle sgusciate (o farina di mandorle)
150 g di zucchero
1 albume
Scorza grattugiata di mezzo limone
1 pizzico di cannella (facoltativo)
Per le varianti:
Bianche: solo la base, senza aggiunte
Rosa: 1-2 cucchiai di Alchermes (liquore rosso)
Marroni: 1-2 cucchiai di cacao amaro
Per finire:
Zucchero a velo q.b.
Preparazione
Preparare le mandorle:
Se usi mandorle intere, sbollentale per 1-2 minuti, scolale e spellale. Lasciale asciugare e tritale finemente in un mixer fino a ottenere una farina grossolana (non troppo fine, per mantenere la consistenza rustica).
Impasto:
In una ciotola, mescola la farina di mandorle con lo zucchero, la scorza di limone e la cannella (se la usi).
Aggiungi l’albume leggermente sbattuto e lavora l’impasto con le mani finché non diventa compatto e modellabile. Se è troppo appiccicoso, aggiungi un po’ di farina di mandorle o farina 00; se troppo secco, qualche goccia d’acqua o liquore.
Divisione e colorazione:
Dividi l’impasto in tre parti uguali:
Bianche: lascia l’impasto così com’è.
Rosa: incorpora l’Alchermes, impastando fino a ottenere un colore uniforme.
Marroni: aggiungi il cacao amaro e mescola bene.
Forma:
Preleva piccole porzioni di impasto (circa 10-15 g ciascuna) e modellale con le mani formando palline leggermente schiacciate o ovali, simili a fave. Disponile su una teglia con carta forno.
Cottura:
Cuoci in forno statico preriscaldato a 160°C per 10-15 minuti. Non devono dorarsi troppo: restano chiari e morbidi dentro, con una leggera crosticina fuori.
Sforna e lascia raffreddare completamente.
Finitura:
Spolvera con zucchero a velo prima di servire.
Consigli
In alcune zone dell’Umbria si aggiungono aromi come vaniglia o semi di anice per variare il sapore.
La consistenza tipica è morbida, ma se li preferisci più croccanti, prolunga la cottura di qualche minuto.
Si conservano per 10-15 giorni in una scatola di latta, perfetti da offrire o regalare durante i giorni dei morti.
Buon appetito! Se vuoi approfondire la tradizione o altre versioni, fammi sapere!
l'informazione proviene da "Grok, creato da xAI".
Nessun commento:
Posta un commento