La rocciata è un dolce tradizionale umbro, diffuso soprattutto nelle zone di Foligno, Assisi e Spello, ma noto in tutta la regione con varianti locali (ad esempio “attorta” o “ntorta”). È una sorta di strudel rustico, con una sfoglia sottile avvolta a spirale che ricorda un serpente arrotolato – da qui il nome, derivato dal termine umbro "arrocciata", cioè "attorcigliata". Tradizionalmente legata alle festività invernali, come Ognissanti, il Giorno dei Morti e Natale, oggi si prepara tutto l’anno. Il suo colore rosso caratteristico è dato dall’Alchermes, un liquore spennellato sopra dopo la cottura.
Ingredienti (per 6-8 persone)
Per la sfoglia:
300 g di farina "00"
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 pizzico di sale
Acqua tiepida q.b. (circa 120-150 ml)
Per il ripieno:
500 g di mele (sbucciate e tagliate a cubetti)
100 g di noci tritate
50 g di uvetta (ammollata in acqua o rum)
50 g di pinoli
80 g di zucchero
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 cucchiaio di cacao amaro (facoltativo)
Scorza grattugiata di 1 limone
2-3 cucchiai di rum o Vin Santo (facoltativo)
Per finire:
Alchermes q.b. (per spennellare)
Zucchero a velo (facoltativo)
Preparazione
Sfoglia:
Versa la farina a fontana su una spianatoia, aggiungi sale e olio. Unisci l’acqua poco alla volta, impastando fino a ottenere una palla morbida ed elastica (circa 10 minuti).
Copri con un panno e lascia riposare per 30-60 minuti.
Ripieno:
Mescola in una ciotola le mele a cubetti, le noci, l’uvetta scolata, i pinoli, lo zucchero, la cannella, il cacao (se lo usi), la scorza di limone e il liquore. Amalgama bene.
Assemblaggio:
Stendi l’impasto con un matterello su un canovaccio infarinato, tirandolo molto sottile (quasi trasparente, come per lo strudel).
Distribuisci il ripieno uniformemente sulla sfoglia, lasciando i bordi liberi. Arrotola la sfoglia su sé stessa aiutandoti con il canovaccio, poi chiudi bene le estremità.
Dai alla rocciata la forma a spirale o a “C”.
Cottura:
Trasferiscila su una teglia con carta forno e cuoci in forno statico preriscaldato a 180°C per 30-35 minuti, finché non è dorata e croccante fuori.
Finitura:
Sforna e, ancora calda, spennellala con l’Alchermes per darle il tipico colore rosso. Se vuoi, spolvera con zucchero a velo una volta raffreddata.
Consigli
Il ripieno varia a seconda delle tradizioni familiari: puoi aggiungere fichi secchi, mandorle, cioccolato o marmellata.
Se non hai l’Alchermes, puoi ometterlo o usare un altro liquore aromatico, ma perderai il colore tradizionale.
Si conserva per 3-4 giorni sotto una campana di vetro ed è perfetta sia tiepida che fredda.
Buon appetito! Se vuoi approfondire varianti o storia, fammi sapere!
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