I maritozzi sono un dolce tipico della tradizione laziale, in particolare romana, celebri per la loro morbidezza e il contrasto tra la brioche soffice e la crema di panna che li farcisce. Sono una vera istituzione della colazione romana, perfetti da gustare nei bar o nelle pasticcerie storiche della città. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo delizioso peccato di gola!
Origini
I maritozzi risalgono almeno al Medioevo, quando erano preparati come pane dolce arricchito con miele, uvetta e pinoli, spesso consumato durante la Quaresima in una versione più sobria (i “maritozzi quaresimali”). Il nome potrebbe derivare da “marito”: si narra che fossero regalati dai fidanzati alle future spose, a volte con un anello nascosto nell’impasto come promessa di matrimonio. Con il tempo, la versione moderna con panna montata è diventata la più famosa, soprattutto a Roma.
Ingredienti (per circa 8-10 maritozzi)
Per l’impasto:
Farina 00: 400 g (o un mix con farina Manitoba per maggiore elasticità).
Zucchero: 80 g.
Latte tiepido: 150 ml.
Lievito di birra fresco: 15 g (o 5 g di lievito secco).
Uova: 1 intero + 1 tuorlo.
Burro: 80 g, morbido.
Scorza d’arancia: grattugiata (o vaniglia, a piacere).
Sale: un pizzico.
Uvetta: 50 g (facoltativa, ammollata e scolata).
Per la farcitura:
Panna fresca: 500 ml (da montare).
Zucchero a velo: 50 g (per dolcificare la panna).
Per la finitura:
Sciroppo: 2 cucchiai di zucchero sciolti in 2 cucchiai d’acqua (per lucidare).
Preparazione
Preparare il lievitino: Sciogli il lievito nel latte tiepido con un cucchiaino di zucchero. Aggiungi 100 g di farina e mescola. Copri e lascia riposare per 30 minuti finché non diventa schiumoso.
Impastare: In una ciotola grande (o in una planetaria), unisci il lievitino alla farina rimanente, lo zucchero, l’uovo intero, il tuorlo, la scorza d’arancia e il sale. Lavora l’impasto fino a renderlo omogeneo, poi aggiungi il burro morbido poco alla volta. Se usi l’uvetta, incorporala alla fine. Impasta finché non è liscio ed elastico (circa 10-15 minuti).
Prima lievitazione: Forma una palla, mettila in una ciotola unta, copri con pellicola e lascia lievitare in un luogo tiepido per 2-3 ore, finché non raddoppia di volume.
Formare i maritozzi: Dividi l’impasto in 8-10 pezzi (circa 80-100 g ciascuno). Forma dei panini ovali e leggermente allungati. Posizionali su una teglia con carta forno, distanziati, e lasciali lievitare ancora per 1 ora.
Cuocere: Preriscalda il forno a 180°C (statico). Spennella i maritozzi con un po’ di latte o tuorlo sbattuto per dorarli. Cuoci per 15-20 minuti, finché sono dorati in superficie. Sforna e, ancora caldi, spennellali con lo sciroppo di zucchero per lucidarli. Lascia raffreddare.
Farcire: Monta la panna con lo zucchero a velo fino a ottenere picchi morbidi. Taglia i maritozzi a metà nel senso della lunghezza (senza separarli del tutto) e farciscili generosamente con la panna usando una sac à poche. Spolvera con zucchero a velo, se vuoi.
Consigli
Versione classica: La panna è la farcitura più diffusa oggi, ma puoi provare la variante quaresimale con uvetta, pinoli e canditi nell’impasto, senza panna.
Conservazione: Senza panna si mantengono per 2-3 giorni in un sacchetto; farciti, vanno consumati entro la giornata.
Texture: L’impasto deve essere morbido ma non appiccicoso; se serve, aggiusta con un po’ di farina durante la lavorazione.
Curiosità
A Roma, i maritozzi con la panna sono così popolari che si trovano ovunque, dai forni storici come Roscioli ai bar di quartiere.
In passato erano più grandi e sostanziosi, pensati come pasto completo per i lavoratori; oggi sono più piccoli e raffinati.
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